«La cosa più difficile è far capire. Quella sofferenza che è dentro. Immensa. Senza fondo. Che non lascia trasparire nulla. Perché dall’esterno non si vede. Nessun segno. Nessun indizio. Nessuna spiegazione razionale. Anzi, se si guarda dall’esterno tutto va bene.
Hai tutto. Assolutamente tutto. Bellezza, intelligenza, sensibilità. Una famiglia, degli amici, dei diplomi. Non sei malata. Cioè sì, lo sei, ma nell’unico senso inaccettabile del termine, perché, per gli altri, sei tu che sei all’origine della tua malattia. [...]
E allora come far capire agli altri che in quel magnifico tutto manca l’essenziale? Come spiegar loro che, nonostante tutto quello che si ha, manca la semplice e banale evidenza che vivere è bello?» (pag. 92)Michela Marzano, Volevo essere una farfalla (Mondadori Strade Blu, 2011)
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