martedì 21 gennaio 2014

Quando percorrono il loro cammino con la benedizione di Dio, sperano che la loro vita riesca e la loro strada porti a una meta buona.

Quando le persone vengono da me per farsi benedire, 
mi chiedo: 
perché desiderano essere benedette da me in modo personale? 
E' soltanto il bisogno di essere toccati? 
O non c’è forse in loro un anelito più profondo, l’anelito di venire toccati dalla mano di Dio e di avere qualcuno al proprio fianco nella vita quotidiana? 
Quale anelito risveglia in loro il desiderio di benedizione? 
Vi ho riflettuto molto. 
Credo che sia l’anelito a che la vita non sia tanto all’insegna dei desideri e delle maledizioni, delle aspettative e delle esigenze delle persone, bensì della benedizione di Dio. 
Quando percorrono il loro cammino con la benedizione di Dio, 
sperano che la loro vita riesca e la loro strada porti a una meta buona. 
Naturalmente mi chiedo anche se le persone non proiettino troppe cose su di me, 
se non spostino su di me il loro desiderio profondo di guarigione, di risultati positivi, dell’ esperienza della vicinanza di Dio.
Anselm Grun

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