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Scrivere
per piacere, per gusto, per capire
scrivere per ascoltare ciò che il rumore ordinario copre o ingarbuglia
compreso il rumore delle parole
Lavare le parole finché siano
del tutto pure e smussate e lisce
o andare per le strade frequentate
o anche rifare, rifare indefinitamente
per avvicinare un po’ più ciò che manca e insiste
scrivere per andare verso il punto là-giù
che comunica con l’al-di-sopra e l’al-di-qua di tutte le parole.
(Cahiers pour croire aujourd'hui. Novembre 1993, n° 131) Maurice Bellet
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