Credo
all'incredibile. Credo all'incredibile purezza del dolore e della
gioia di un cuore. Sono cose estremamente rare e di una semplicità
che strappa le lacrime.
Sul
volto di mio padre morente ho visto un sorriso come un punto sorgivo.
Un sorriso "immortale" mi rimanderebbe alle statue dei
musei, ma in quel sorriso di mio padre era come contenuta una
creazione del mondo. E nella sua vita esaurita che in un secondo egli
ha speso tutto l'oro del suo sorriso. Questa verità sorridente che
aveva attraversato la sua vita e le cui onde si sono non soltanto
mantenute, ma persino ampliate molto tempo dopo che mio padre era
stato ricoperto dalla terra, credo che mi attenda nell'ultima ora.
Ciò
in cui credo è sempre legato a un attaccamento e a una persona. In
questa convinzione, sostengo qualcosa che mi sostiene a sua volta, e
che continua a vibrare molto dopo la scomparsa degli esseri, come la
luce delle stelle che continua a giungere sino a noi quando sono
morte. Non potrò mai più offrire nulla a queste persone che sono
morte, ma si continua a stringere un'alleanza.
L'aldilà
in cui credo, lo vedo qui e ora, perché in un certo senso è qui che
ha luogo tutto. Questo aldilà inghiotte tutto il tempo e lo supera.
E questo che cosa cambia se domani mi dimostrano che non c'è
risurrezione e che Cristo non è che uno dei tanti saggi, sia pur il
più grande? Ebbene, non cambia nulla, io non cambierò la mia vita
né il mio modo di vedere, perché questa speranza fa talmente parte
di me, come il colore dei miei occhi, che non potrei privarmene senza
privarmi, nello stesso tempo, del respiro e dell'anima. In questo, mi
trovo in qualcosa che è più immutabile della pietra. Per me questo
sorriso di cui vi parlavo, per quanto evanescente, è incancellabile.
Uno
dei crimini della nostra società, è avere snaturato addirittura il
sorriso per farne uno spunto di commercio. Il sorriso è una cosa
sacra, come tutto ciò che risponde con una risposta più grande
della domanda. Io, che sono un ostinato della solitudine, dico che la
cosa più meravigliosa di tutte è il sorriso. E una delle più
grandi finezze umane. È quasi come pregustare la vita successiva,
come un fiore dell'invisibile. Giungerò persino a dire che il
sorriso più bello di tutti può sorgere solo su un viso quasi
chiuso, distante. Ma se ci si china sulle culle possiamo ancora
ritrovarlo. Quale che sia la ferocia degli uomini, il sorriso compare
ogni volta che si mette al mondo qualcuno. Un sorriso può essere
angelico o falso, ma un sorriso vero è il sorriso di chi ha trovato
tutto: non c'è più calcolo né seduzione.
Christian
Bobin, La
luce del mondo,
116-118
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