Padre Vannucci, commentando la parabola del
regno dei cieli e del tesoro nascosto nel campo,
parla anche lui di sub-personalità, naturalmente
a modo suo, da una prospettiva spirituale.
E dice:
“Il campo siamo noi e il tesoro è nascosto dentro
di noi; e vi sembrerà strano, ma dobbiamo vendere tutto per comprare noi stessi”.
Proseguendo domanda a ciascuno di noi quanti
“Padroni” abbiamo? E, soprattutto, se siamo
consapevoli di averli. In effetti ne abbiamo tanti:
l’ambizioso, il prepotente, il sensuale, ecc., padroni e passioni che ci dominano e ci controllano, allontanandoci dalla nostra vera essenza ed
autenticità.
Vannucci ci invita dunque
“…a scendere nel
nostro campo per ricominciare a rilevare tutti
i proprietari che se ne sono impossessati…una
volta conquistato il nostro campo, noi troveremo
il tesoro e questo tesoro darà alla nostra vita più
serenità, più forza, più pace, più armonia”.
L'impegno ci spinge più in là: verso qualcuno che resti anche quando noi passiamo; verso qualcuno che ci prende in mano il cuore, se il cuore non regge al salire. (Don Primo Mazzolari) fissare a memoria le parole di Paolo: “Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù” (Gal 5,1).
sabato 19 gennaio 2013
“Padroni” abbiamo? E, soprattutto, se siamo consapevoli di averli.
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